di Mariangela Imperato per Ristoranti da Sogno
Bene,ora andiamo nella città di Nola a scoprire cosa ci dicono tre giovani ragazzi del loro Bistrò italiano, Grano Duro. Ciao ragazzi, ditemi un po’ chi siete.
Siamo tre ragazzi che provengono da mondi diversi, con passioni diverse ma con un unico grande sogno in comune, aprire un ristorante.
Qual è il nome del vostro ristorante?
Grano Duro Bistrò
Perché avete scelto il settore della ristorazione?
Abbiamo scelto di aprire un ristorante perché era un sogno comune, quei sogni che fai da sveglio quando entri in un bel locale e non riesci a trattenerti dal pensare "Wow! quanto vorrei averne uno così!". Il nostro era un sogno troppo bello per tenerlo solo per noi, così abbiamo deciso di condividerlo con tutta la gente che ogni giorno ci sceglie, a cui cerchiamo di offrire oltre al buon cibo, anche delle emozioni genuine.
Quando avete scelto di aprire Grano Duro?
Abbiamo scelto concretamente di aprire Grano Duro circa 2 anni fa ormai, ma dentro di noi accarezzavamo l'idea già da anni, necessitavamo solo di aspettare che i tempi fossero maturi.
Quanto è importante e come concepite l’accoglienza dell’ospite nel vostro locale, dunque come viene impostato il servizio in sala?
L'accoglienza in un locale è essenziale, molte persone decidono nei primi 20 secondi di tempo se sei o meno "all'altezza delle loro aspettative".
Devi pensare che i nostri clienti ci scelgono per dedicarci il loro tempo libero, il loro tempo di qualità, il tempo che decidono (e che possono) dedicare a loro stessi, è quindi importantissimo essergliene grati, oggi la concorrenza è tanta ma loro hanno scelto NOI.
Sorridergli, essere cortesi ed accomodanti è perciò la base di una buona accoglienza, ed il servizio non è pertanto da meno, anche se magari abbiamo avuto una giornata stancante, i nostri clienti meritano il nostro massimo impegno, perciò bisogna essere sempre gentili e mai avidi di un sorriso, cercando di soddisfare ogni loro richiesta e facendogli capire, qualora non fosse possibile farlo, il perché di tale rifiuto.
Un cameriere sorridente ed educato è molto più incline a farsi perdonare un errore o un presunto tale.
Come scegliete il personale?
Il nostro personale è in continua ricerca, non sai mai quando potresti avere bisogno di un cameriere o un collaboratore di cucina in più. Prediligiamo persone con almeno una minima esperienza ma con una spiccata empatia e genuina voglia di fare.
Un collaboratore, qualunque sia la sua mansione, deve essere innanzitutto motivato e voglioso di intraprendere una nuova avventura con noi, quello che non si sa lo si può sempre apprendere, ci sono corsi apposta, ma se alla base non c’è la voglia di fare…
Quali sono le difficoltà che incontrate nel vostro lavoro e come le superate?
Le difficoltà che incontriamo noi, e chi come noi fa questo lavoro, oggi sono molte e varie, dal fornitore che cerca di venderti il prodotto su cui ha più margine, la televisione che si brucia o l’abbattitore che si rompe fino al cliente tuttologo convinto di saperne più degli altri, passando per lo stato per cui diventi un nemico da cui attingere soldi, senza ricevere in cambio nulla.
La prima carta che usiamo di fronte alle difficoltà è sempre e comunque la positività, che è diversa dall'ottimismo, l’ottimista è colui che diffida di poter incontrare una difficoltà, il positivo è colui che sa che l’imprevisto è dietro l’angolo ma che è naturalmente predisposto ad affrontarlo senza lasciare che questo lo sovrasti. Ovviamente accrescere la propria formazione è sicuramente di aiuto, come è di aiuto accogliere eventuali critiche e problematiche in modo proattivo ed impegnarsi per fare di un'occasione di critica un punto di vanto.
Quali sono, secondo voi, gli errori da non commettere nella progettazione di un ristorante?
Nel progettare un ristorante in termini di ambienti e spazi, è essenziale secondo noi partire dalla cucina. Una volta scelto il tipo di ristorazione, valutare quanti e quali attrezzature sono necessarie, lo spazio di lavoro adatto per muoversi in serenità e velocità, e dal restante ricavare lo spazio da destinare alla sala, ricordando che la cucina è il motore di un’attività ristorativa, e che una macchina piccola dal grande motore è sicuramente più performante di una macchina grande ma con un motore piccolo, per questo è sempre preferibile avvalersi dell’aiuto di un professionista.
A fronte della tua esperienza, del tuo modo di essere imprenditore e anche degli imprenditori che hai occasione di incontrare, quali sono 3 caratteristiche che deve avere un imprenditore in Italia per avere successo?
Tenacia, formazione e business plan:
La tenacia: un imprenditore di successo è serio e determinato, deve essere un riferimento per i suoi collaboratori, deve imparare a delegare e a capire che lui deve lavorare per il suo locale, non dentro!
La formazione: un imprenditore deve saper gestire la sua azienda e chi ci lavora dentro, non nasciamo tutti leader, e non proveniamo da realtà in cui ci abbiano insegnato a dirigere, è perciò importante formarsi e confrontarsi, sempre, ogni giorno.
Il business plan: è una delle cose più importanti per un imprenditore, sapere sempre e comunque in quale direzione si sta andando, indicandola e ricordandola ai suoi collaboratori, nessun team è tale se non lavora insieme verso un obiettivo comune. Inoltre un business plan ben fatto ti rende molto più appetibile ad un eventuale investitore esterno che prima di concederti i suoi soldi, vorrà che tu conquisti la sua fiducia.